Settima edizione del concorso Aldo Tomaino
Con la designazione dei tre vincitori, si è conclusa la settima edizione del concorso “Aldo Tomaino”, promosso dal Centro Trasfusionale di Lamezia Terme in collaborazione con la sezione provinciale dell’AVIS, per favorire la cultura del dono del sangue.
La commissione, incaricata della valutazione dell’elaborato e del curriculum scolastico degli studenti delle scuole superiori che hanno partecipato al concorso, ha assegnato le tre borse di studio alle diciottenni
Rossella Consoli, dell’Istituto Magistrale Statale “Tommaso Campanella” di LameziaTerme; Francesca Ferraiuolo, dell’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici ”Luigi Einaudi” di Lamezia Terme;
Emanuela Azzarito, dell’Istituto Magistrale “Tommaso Campanella” di Lamezia Terme, che si sono rispettivamente qualificate al primo, secondo e terzo posto.
La partecipazione al concorso prevedeva la presentazione di un componimento sul tema “La donazione di sangue - La donazione del cordone ombelicale”. Gli studenti hanno presentato i loro elaborati sotto forma di temi, poesie, dipinti, composizioni multimediali.
Per il primo dei lavori premiati, un tema, la commissione, che nella valutazione ha considerato il contenuto, la proprietà dell’esposizione e l’originalità, così si esprime: “L’importanza e il valore della donazione del sangue e del cordone ombelicale vengono “raccontati” attraverso una storia-esperienza, narrata in prima persona. La correttezza linguistica, a volte coinvolgente, e il riferimento ai valori fondanti della solidarietà umana sono un preciso invito ad aiutare a vivere chi sta rischiando la propria vita. Un atto d’amore, il donare, in cui ognuno si può riconoscere nell’altro”.
Densi di significato anche i componimenti premiati con il secondo e il terzo posto, una composizione multimediale e un dipinto, dei cui contenuti la commissione evidenzia che “In una sintesi interessante e molto efficace sul piano della comunicazione, si intrecciano testo e immagini funzionali a un messaggio che ha come scopo la donazione del sangue e del cordone ombelicale. La donazione non viene presentata come “sacrificio”, ma come un atto volontario profondamente umano che, se da un lato, può salvare la vita di una persona in quel momento sofferente, dall’altro può rendere felice il donatore per il gesto compiuto”.
Il Dr. Sebastiano Sofi, direttore del Centro trasfusionale, ha manifestato soddisfazione per la riuscita del concorso e per la partecipazione degli studenti; ha altresì espresso ringraziamenti ai docenti delle scuole che hanno sostenuto l’iniziativa, “utile anche per ricordare ai giovani il Prof. Aldo Tomaino, professore ed amministratore in Lamezia di grandi vedute, impegno e risultati”.
La cerimonia di premiazione avverrà nel prossimo mese di maggio in un locale pubblico, alla presenza di autorità dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e dell’Amministrazione Comunale.
Tratto da Il corriere del Sud
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Un pensiero della vincitrice del concorso
Vincere il concorso indetto dall' AVIS è stata un'emozione, ma soprattutto partecipare è stato veramente formativo.
Nei quattro anni che fin'ora ho trascorso al Liceo Psicopedagogico sono stata molto sensibilizzata a problematiche dei giorni nostri, alla difesa e conservazione dell'ambiente e ad ogni tematica umanitaria di solidarietà e volontariato.
Ho deciso di dedicare molto tempo e lavoro nella stesura di questo tema-racconto non solo come sfida personale, ma anche come impegno sociale e solidale: cercare di sensibilizzare a mia volta il prossimo, in mondo in cui molte persone sembrano chiudersi nella diffidenza e rifiutare, a volte con ignoranza, il progresso. Le cellule staminali dal sangue del cordone ombelicale rappresentano una risorsa di cui non tutti sono a conoscenza e molte volte non comprendendo questo valore le persone tendono a non prestare ascolto al richiamo della scienza, a buttare ciò che è utile e a disdegnare chi cerca di spiegare l'importanza di alcuni gesti come donare il cordone ombelicale.
Il mio invito è per chiunque non voglia chiudersi occhi e orecchie: la nostra è una società che tende a sviare la nostra attenzione da ciò che è veramente importante, credo che dovremmo essere più partecipi ed attenti al mondo che ci circonda, senza chiuderci ad esso...
Rossella Consoli Classe IVB Psicopedagogico
